Progetto di rilevanza nazionale (PRIN 2020)
Responsabile di unità locale: Marina Bondi
Partner italiani: Università di Pisa (coordinamento), Università di Verona, Università di Roma La Sapienza, Università di Cagliari.
2022-
In contesti istituzionali e aziendali, la trasparenza si configura come il grado di apertura alla divulgazione di informazioni agli stakeholder e al pubblico più ampio. Comunicare una immagine di trasparenza rimane un obiettivo centrale delle organizzaizoni, specie in relazione a crisi ricorrenti ed esigenze crescenti di conoscenza da parte dei cittadini informati. In questo contesto, attori aziendali e istituzionali sono chiamati a produrre forme di comunicazione che siano ritenute trasparenti e degne di fiducia. La dimensione globale di molte aziende e istituzioni determina inoltre un uso molto esteso dell'inglese come lingua della rendicontazione in quanto strumento di comunicazione internazionale. Scopo del progetto è analizzare come il tema della trasparenza si rifletta nel discorso organizzativo quando opera in contesti internazionali e interculturali. L'indagine si incentra su specifici settori di operazione e su eventi comunicativi in cui le percezioni pubbliche in materia sono particolarmente rilevanti, in settori quali: salute, energia, trasporti, ambiente e moda. Le diverse unità compileranno corpora modulari di forme scritte e parlate di "disclosure", prestando particolare attenzione alle forme emergenti e a quelle digitali. L'approccio metodologico e il quadro analitico di riferimento comprendono l'analisi dei generi, l'analisi del discorso assistita da corpora, la pragmalinguistica, l'analisi critica del discorso, gli studi sulla multimodalità e sulla comunicazione interculturale. Le analisi prodotte affrontano diversi aspetti che possono essere messi in relazione alla trasparenza, partendo dai pattern retorici e strutturali dei testi, aspetti lessicali e pragmatici, risorse multimodali ed elementi interculturali, per arrivare a studi sull'intertestualità e l'interdiscorsività. I risultati attesi riguardano: una migliore comprensione della trasparenza come costrutto comunicativo; una analisi delle realizzazioni linguistiche ed extra-linguistiche della trasparenza nei contesti selezionati; l'identificazione di nuove tendenze nelle pratiche di "disclosure"; lo sviluppo di risorse per lo studio della trasparenza; strumenti applicativi che consentano di sviluppare abilità comunicative legate alla comunicazione della trasparenza e linee guida per professionisti del campo.
Progetto di rilevanza nazionale (PRIN 2022)
Responsabile nazionale: Matteo Al-kalak
Partner: Università di Teramo
A partire da un precedente progetto FAR 2021 che ha permesso l'avvio di un'attività di digitalizzazione e valorizzazione dell'Archivio del Dicastero per la Dottrina della Fede, il progetto intende offrire alla comunità scientifica e a un più ampio pubblico l’accesso a un archivio tra i più ricchi per lo studio dell’età moderna e contemporanea come l’Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede. A partire dalla digital library già pubblicata in versione beta a seguito del FAR2021, Digital Inquisition prevede un piano di pubblicazione di materiali riguardanti o prodotti dall'Inquisizione Romana. Anzitutto, ci si concentrerà sulla messa online della serie Decreta (per tutto il XVI secolo): tale documentazione, articolata in registri, raccoglie le decisioni dell’Inquisizione dal 1548 in poi. Saranno poi pubblicate alcune campionature di altre serie documentarie. In particolare, saranno inclusi materiali scelti dalla Stanza storica (soprattutto alcuni dei processi sopravvissuti alla dispersione documentaria) e parte dei carteggi con gli uffici locali dell’Inquisizione (scelti tra quelli non ancora editi); infine, si selezioneranno materiali riguardanti la censura e la Congregazione dell'Indice. Il progetto, condotto in collaborazione con l'Università di Teramo, sarà poi completato da azioni di disseminazione e da un convegno finale.
PRIN 2022
Responsabile nazionale: Piera Margutti
Partner: Università di Bologna; Università di Trento, Università Roma Tre.
Il progetto PRIN-22, dal titolo Children's interactional competence at school: conversational social norms, participation forms and language structures (20225BZY5J), acronimo CHICAS) si sviluppa nell’area delle Scienze Umane e Sociali, e ha un focus specifico sullo sviluppo della competenza pragmatica e interazionale di bambini in età scolare. Il progetto vede la partecipazione di 4 unità (Bolzano, Modena, Bologna e Roma), sotto la guida di UNIMORE. L’unità di UNIMORE è composta da Piera Margutti (PI), Elisa Rossi e Daniele Urlotti, del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali.
Obiettivo principale del progetto è investigare la competenza pragmatica e interazionale di bambini di 8-9 anni, durante le loro quotidiane attività didattiche in due tipiche situazioni. La prima, in cui la classe lavora insieme, guidata dall’insegnante; la seconda, in cui si svolgono attività in modo più libero, con i bambini organizzati in piccoli gruppi. La ricerca si svolge secondo l’approccio primariamente qualitativo dell’analisi della conversazione e utilizzando le video-registrazioni di lezioni, raccolte così come avvengono quotidianamente e naturalmente. Ogni unità raccoglie dati nel suo territorio, ma il progetto prevede scambi e incroci di dati e di analisi, così da fornire un quadro piuttosto esteso e, si suppone, variegato delle norme conversazionali, forme di partecipazione e strutture linguistiche utilizzate.
Il progetto nasce dall’idea di documentare con dati empirici la potenzialità dell’ambiente educativo della classe per lo sviluppo delle competenze e abilità conversazionali, linguistiche e sociali dei bambini, in una fase di età che in letteratura è considerata “critica”. Il progetto intende anche fornire una griglia di indicatori delle dimensioni studiate, includendo anche le pratiche comunicative non verbali, multimodali e, laddove si presentino, anche multilinguistiche. A queste linee di ricerca, si aggiungerà l’osservazione delle differenze nei comportamenti interattivi e nelle forme partecipative legati alle questioni di genere.
Per quanto riguarda i risultati attesi, oltre ad aggiornare lo stato dell’arte nei vari campi che la ricerca toccherà, il progetto avrà ricadute applicative sull’aggiornamento e formazione di docenti, perché intende sviluppare un format di materiali basati sui corpora tratti da un’attenta selezione dei dati videoregistrati. Si ritiene che questo potrà favorire lo sviluppo di approcci educativi sempre più basati sull’evidenza; un risultato che solo la ricerca di base può offrire.
PRIN 2022
Responsabile nazionale: Elisabetta Menetti
Partner: Università di Torino
2023-
Obiettivo principale del progetto è l’allestimento di una edizione completa, digitale e commentata delle 214 dediche e novelle di uno degli scrittori di racconti italiani più rappresentativo del Rinascimento settentrionale: Matteo Bandello (Castelnuovo Scrivia 1484/5 – Agen 1561). La ricerca PRIN 22 dal titolo Digital Bandello: Scholarly Edition and Commentaries/Bandello digitale: edizione digitale commentata delle Novelle in collaborazione con la prof.ssa Patrizia Pellizzari dell’ Università di Torino si inserisce nel processo della transizione digitale delle opere letterarie italiane che custodiscono l’eredità storica e culturale di un periodo storico fondamentale per la tradizione letteraria italiana ed europea. La nuova edizione digitale darà la possibilità a tutte le studiose e a tutti gli studiosi di accedere a una edizione completa, aggiornata nelle annotazioni (storiche e esegetiche), negli apparati filologici (censimento delle edizioni a stampa), negli apparati esegetici (censimento biografico dei personaggi storici e de dedicatari, censimento della datazione teorica delle lettere dedicatorie, censimento dei luoghi). La nuova edizione integrale commentata in un formato digitale ‘open access’ è di decisiva importanza per l’avanzamento degli studi sulla narrativa italiana nella comunità scientifica europea ed internazionale che potrà disporre di un testo rivisto e corretto sulle prime edizioni a stampa e di un commento completo e aggiornato.
L’edizione prevede il testo delle quattro parti delle novelle (214 novelle, precedute da lettere dedicatorie), che sono divise in quattro parti. La prima parte conta 59 novelle e dediche, la seconda 59 novelle e dediche, la terza 68 novelle e dediche e la quarta 28 novelle e dediche. La princeps di riferimento è alla Biblioteca Palatina di Parma, Fondo Palatino 13769: La prima (seconda, terza) parte de le Novelledel Bandello (Lucca, per Vincenzo Busdrago, 1554) La quarta parte de le Novelle del Bandello, nuovamente composte nè per l'adietro date in luce (Lione, appresso Alessandro Marsilii, 1573). Il progetto prevede l’edizione del testo, la digitalizzazione della edizione del 1554 – 1573, i commenti.
PRIN 2022
Responsabile di unità locale: Maria Chiara Rioli
Coordinatore: Università di Roma Tor Vergata
2023-
Nazionalismi e populismi rappresentano alcuni dei fenomeni politici e sociali più rilevanti che attraversano la società contemporanea su scala globale. Nonostante un’ampia storiografia su questi temi, le interconnessioni con i fattori religiosi su scala comparativa e transnazionale rimangono meno esplorate, soprattutto nel periodo cruciale della Seconda guerra mondiale e delle sue conseguenze.
Il progetto CATO-POPULISMOS è un progetto scientifico impegnativo, che mira a mobilitare i nuovi archivi di Pio XII rilasciati nel marzo 2020 relativi al pontificato di Pacelli (1939-1958), analizzando le elaborazioni e la circolazione di idee e pensieri elaborati dai cattolici su nazionalismi e populismi, così come hanno preso forma nelle percezioni delle Chiese locali e della diplomazia vaticana, nei contesti europei e latinoamericani. In particolare, intende approfondire l’intreccio tra populismi, nazionalismi e cattolicesimo nel salazarismo, nel varguismo, nel franchismo e nel peronismo a livello ideologico, culturale, pastorale e politico. Il progetto CATO-POPULISMOS, quindi, si propone di analizzare il ruolo della Chiesa cattolica nei confronti dei nazionalismi e dei populismi tra Europa e America Latina in Portogallo, Spagna, Brasile e Argentina. Inoltre, si concentra sui termini e sulla risemantizzazione delle pratiche devozionali presenti nei quattro contesti, sia quelle incoraggiate dalla Santa Sede (devozioni mariane, culto eucaristico, regalità sociale di Cristo), sia quelle nate a livello locale, legate a specifici culti nazionali, nonché a posizioni antisemite nella liturgia cattolica.
PRIN 2022
Responsabile di unità locale: Lorenzo Bertucelli
Coordinatore: Università di Bologna.
2023-
Questo progetto di ricerca analizza la storia sociale della comunità italiana in Egitto dal 1864 al 1937 utilizzando un approccio microstorico e subalternista distintivo. VERNACOSM rivede cirticamente gli approcci storiografici incentrati sulle élite comunitarie come unici agenti di un cambiamento storico significativo nel contesto del cosmopolitismo egiziano di fine Ottocento e inizio Novecento, guardando alle relazioni sociali intracomunitarie e intercomunitarie in modo più orizzontale e meno apologetico. Il progetto esplora l’agency degli italiani subalterni, che costituiscono di gran lunga la maggior parte della loro comunità, per capire come hanno dato un senso alle molteplici categorie giuridiche e normative che definiscono le loro soggettività razziali, di classe e di genere all’interno dell’ordine cosmopolita imperiale egiziano, come hanno navigato in questi paesaggi giuridici in competizione, come si sono appropriati e hanno usato la loro nazionalità come bene posizionale sotto le Capitolazioni, soprattutto in relazione alle altre comunità locali e straniere che vivevano in Egitto. Tale esplorazione microstorica si baserà sul reperimento e sulla proposta di valorizzazione di un insieme molto specifico di fonti attualmente non facilmente accessibili ai ricercatori, le cause civili e penali dei tribunali consolari italiani del Cairo e di Alessandria d’Egitto conservate presso l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri a Roma. Gli obiettivi scientifici più ampi del progetto sono due: da un lato, intervenire in una ricca conversazione teorica sul significato e sulle pratiche mutevoli del cosmopolitismo in generale e sulla nozione di “cosmopolitismo vernacolare” in particolare, esplorando un caso di studio storicamente situato (il cosmopolitismo coloniale egiziano sotto la giurisdizione capitolare), dall’altro scrivere una storia subalterna della comunità italiana in Egitto.
Responsabile di unità locale: Angela Albanese
Partecipanti: Marina Bondi, Vincenzo Gannuscio, Elisabetta Menetti
Partner italiani: Conservatorio di Musica di Modena e Carpi (coordinamento), Conservatori di Musica di Reggio Emilia, Gallarate, Frosinone, Pescara, Potenza, Università Telematica IUL Firenze, Accademia di Belle Arti Frosinone.
2024-2026
By adopting a fresh approach to Opera Lirica, the project aims to enhance public appreciation of Italian cultural, artistic, and musical heritage, boosting its appeal and international recognition. This performative music production serves as a quintessential representation of Italy's national culture, artistic, and musical heritage. The project highlights International Lifelong Learning and Performance for professional development and community education. The model is Community Opera, an innovative approach originated in the UK (1970) and developed in many Countries around the World. It is a different way of understanding Opera production in a perspective of inclusive co-construction, cultural growth and social change. Nowadays, Opera is not for All: it is considered an outdated repertoire, only for the elite, far removed from the artistic-musical experiences involving young people, too expensive and difficult to understand.
The “Polimnia, Opera for All!” project aims to:
- Highlight the different aspects of analysis and knowledge of Opera;
- Offer innovative “facilitating” tools to develop the education of the public through “doing” and “co-constructing”, becoming themselves “actors and protagonists” of the Opera experience.
- co-constructing an Opera with the local community, involving different professional skills, resources and specificities of the local area (re-using repertoires, places, spaces and infrastructures not currently used for these purposes);
- Create a Community Opera Italian Model (C. O. I. M) based on the international model of Community Opera, focusing on the extraordinary fusion of artistic expression and community engagement, developing cultural exchange, social cohesion, and artistic growth in national and international contexts.
- Highlighting new aspects of Opera (repertoire, interpreting, arranging, rewriting, transcribing, analysing linguistic and textual process of artistic-musical products).
- Reading Opera as a product of contemporary life.
The Department will primarily centre its efforts on conducting a comprehensive analysis of the textual components within the musical compositions targeted by the project "POLIMINIA.
L'OPERA PER TUTTI!”. The textual analysis will be interwoven with an essential diachronic examination of the literary, linguistic, historical, musical, and scenic context that influenced the creation and performance of these works. The results of the study will be published in a volume, a useful resource for disseminating research results and sharing the knowledge of lesser-known texts and musical scores with the national and international scientific community. This publication will allow the cultural, artistic and musical heritage to be valorised, promoted and made accessible to a wide audience. An International Summer School entitled “WISD- Word, Image, Scene and Digital transformations” will be also organised. Academic scholars, artists and specialists in the fields of musicology and new music languages, vocal and sound research, performing arts, literatures will guide the participants through the textual analysis and its possible impact on staging. The aim of the summer school is also going beyond theoretical approaches and it will emphasize practical applications.
Bando Internazionalizzazione AFAM-PNRR. INTERNAZIONALIZZAZIONE ISTITUTI DI ISTRUZIONE SUPERIORE ARTISTICA E MUSICALE (AFAM) - Programma Next Generation EU (NGEU).
Progetto di rilevanza nazionale (PRIN 2017)
Responsabile: Marina Bondi
Partner: Università di Bergamo, IULM Milano, Università di Roma "La Sapienza", Università di Pisa
Anni 2017-2020
Il progetto ha affrontato il tema della disseminazione della conoscenza nelle sue varie accezioni incentrandosi sul ruolo della re-contestualizzazione e ri-concettualizzazione della conoscenza specialistica nel processo di disseminazione. Lo studio ha preso in esame diversi generi della disseminazione, con particolare riferimento alle strategie della stampa e del Web (coi suoi tratti multimodali), in prospettiva anche diacronica e con attenzione alla dimensione epistemologica e ideologica della disseminazione. Il modello adottato ha esplorato un continuum di forme della disseminazione, tenendo presenti anche aspetti di comunicazione interculturale e interdiscorsiva. L'analisi si è basata sulla costituzione di corpora modulari che consentissero un confronto tra generi e discipline. Oggetto di indagine sono state le forme di reader/listener engagement, il metadiscorso, la riformulazione, la semplificazione e diverse forme di elaborazione in diverse discipline e generi. L'analisi quantitativa e qualitativa si è servita degli strumenti della linguistica dei corpora e di quella del discorso per proporre una descrizione funzionale dei generi più rappresentativi. Le pubblicazioni prodotte e presentate a diversi convegni nazionali e internazionali hanno consentito di valutare comparativamente modelli teorici e descrittivi, identificare le strategie adottate in diversi generi e discipline, tracciare lo sviluppo di strategie di divulgazione nelle pubblicazioni del xix secolo e di evidenziare le caratteristiche sintattiche, lessicali e pragmatiche che si ritrovano anche nella contemporaneità, studiando blog, siti web, social media e video divulgativi. Su questi aspetti sono anche stati sviluppati materiali didattici per studenti universitari.
Progetto di rilevanza nazionale (PRIN)
Responsabile nazionale: Claudio Baraldi
Partecipanti: Laura Gavioli, Vittorio Iervese, Elena Chioato (assegnista), Federica Ceccoli (assegnista)
Partner nazionali: Università di Firenze. Università del Piemonte Orientale, Università di Torino
Partner locale (convenzione di ricerca): AUSL di Reggio Emilia
Altri partner locali: Cooperativa Dimora d’Abramo (Reggio Emilia); Cooperativa Mediando (Modena); Cooperativa Gulliver (Modena); Centro Documentazione Donna (Modena); CEIS Onlus (Modena).
2019-2023
Il Progetto ha analizzato la partecipazione e la costruzione dell’identità dei bambini migranti nel sistema educativo e nel sistema sanitario. In particolare il progetto ha raccolto dati: (1) sulle politiche rivolte all’infanzia nelle regioni coinvolte, attraverso un’analisi delle fonti; (2) rilevazione della condizione dei bambini negli ambiti scolastico e sanitario attraverso questionari distribuiti a 2.340 bambini, genitori, insegnanti, mediatori e personale sanitario; (3) analisi del trattamento delle malattie croniche dei bambini (asma e diabete) a scuola e analisi della condizione di ospedalizzazione dei bambini, attraverso 310 interviste a bambini, genitori, insegnanti e medici; (5) analisi della facilitazione delle interazioni in classe (attraverso 42 video-registrazioni d interventi in classe), delle interazioni tra bambini, genitori e pediatre in ambito ambulatoriale ospedaliero (attraverso 17 audio-registrazioni di visite); (6) analisi di interazioni mediate in classe, tra genitori e insegnanti e delle interazioni mediate in pediatria con genitori, figli e pediatre (attraverso 38 audio-registrazioni di incontri e visite). L’analisi ha evidenziato (1) le molteplici difficoltà nell’affrontare i problemi delle migrazioni; (2) la condizione scolastica ambivalente dell’esperienza scolastica dei bambini migranti, che apprezzano socialità e apprendimento ma incontrano maggiori difficoltà di apprendimento e non vi trovino sempre la possibilità di agire con sufficiente autonomia; (3) i problemi di comunicazione tra genitori insegnanti, anche nel caso di incontri mediati; (4) l’importanza, ma anche le difficoltà dell’interazione tra famiglia, scuola e ambiti sanitari nella gestione di malattie croniche; (5) l’esperienza positiva della scuola per i bambini ospedalizzati; (6) l’importanza e l’efficacia della facilitazione di attività scolastiche per promuovere la partecipazione attiva dei bambini migranti; (7) le ambivalenze delle interazioni pediatriche con bambini migranti, tra promozione della partecipazione dei bambini da parte delle pediatrie e dei mediatori e interferenze dei genitori. Il progetto ha portato la creazione di un progetto formativo (sia in presenza, si come Massive Online Open Course o MOOC), di linee guida per la facilitazione in classe, le interazioni pediatriche e la mediazione e di un archivio di materiali di ricerca. Tutto questo è reperibile sulla piattaforma https://officinediusus.scientiatqueusus.org/prin-migrant-children/.
Progetto di rilevanza nazionale (PRIN 2017)
Responsabile dell’unità locale: Matteo Al Kalak
Partner italiani: Università di Parma (coord.), Università di Padova, Università Ca’ Foscari - Venezia
2019-2023
Nella seconda metà del ’500 la conoscenza dell’Europa multiconfessionale da parte del papato passò attraverso la mediazione di un esiguo numero di uomini, figure preminenti della diplomazia pontificia, che erano gli occhi di Roma prima ancora di esserne il braccio. Essi misero a disposizione della corte romana la loro percezione di un mondo ‘altro’, dove cattolici ed eretici si dividevano il medesimo spazio pubblico e la coesistenza tra fedi diverse era regolata da paci di religione. Questa fase cruciale della diplomazia pontificia è stata solitamente interpretata dalla storiografia proiettando su di essa un paradigma missionario-conversionistico di ricattolicizzazione prevalso in realtà solo più tardi, sotto l’impulso della radicalizzazione dei conflitti deflagrati nella guerra dei Trent’anni (1618) e della fondazione di Propaganda Fide (1622), la congregazione cardinalizia cui il papa affidò il governo delle aree abitate da eretici, infedeli e scismatici. Il risultato è stato quello di leggere la storia della diplomazia papale all’indomani della pace di Augusta (1555) ipotizzando un’azione coerente di controllo attuata da nunzi e ordini regolari inquadrati sotto la vigile direzione del centro romano. Un esame ravvicinato di lettere e carte private dei rappresentanti pontifici nelle aree multiconfessionali del secondo ’500 restituisce però una realtà molto diversa, che tende a scardinare questa lettura storiografica. Tale documentazione, finora esplorata solo occasionalmente, va ben oltre i dispacci ufficiali e fa emergere situazioni e contesti entro i quali alcuni inviati papali, pur restando nel solco dell’ortodossia, beneficiarono di un’ampia libertà d’intervento, sviluppando un’irripetibile autonomia di giudizio verso il problema della diversità religiosa e del suo impatto sulle società europee. Il progetto, con la collaborazione dell'unità di ricerca di Modena, ha prodotto i seguenti risultati: oltre a varie pubblicazioni (monografie e articoli scientifici), è stato messo online un database che ricostruisce, tramite regesti e digitalizzazioni, i principali nuclei dei carteggi del nunzio Commendone conservati presso l'archivio Graziani. I risultati dell'approfondimento scientifico sono stati inoltre illustrati nel corso di un convegno (aprile 2024) da cui deriveranno due monografie dedicate all'Archivio Graziani e alla sua storia, nonché al più ampio quadro della diplomazia nell'Europa multiconfessionale del tardo Cinquecento.