AIM - Centro Interuniversitario di Analisi dell’Interazione e della Mediazione.
Partecipanti afferenti al Dipartimento: Laura Gavioli (responsabile), Sara Amadasi, Claudio Baraldi, Vittorio Iervese, Piera Margutti, Elisa Rossi.
Il Centro è nato formalmente nel 2010 in seguito alla collaborazione tra studiosi di 8 atenei (Bologna, Genova, Modena e Reggio Emilia, Napoli-L’Orientale, Perugia-Stranieri, Roma3, Siena, Trieste) che hanno firmato una convenzione per svolgere insieme attività di ricerca. A questo gruppo di fondatori si è recentemente aggiunto l’ateneo di Macerata. Interesse del Centro AIM sono gli studi sulla comunicazione attraverso l’interazione, soprattutto in ambiti istituzionali e in contesti interculturali. Più in particolare, si tratta di quelle interazioni che contengono forme di mediazione (ad esempio da parte di mediatori linguistici, oppure insegnanti, oppure coordinatori di dibattiti, mediatori di pace e altri operatori istituzionali) in ambiti come quello scolastico, sanitario, giuridico, dei servizi assistenziali, dei luoghi di lavoro. Il gruppo AIM lavora in una prospettiva interdisciplinare e aggrega linguisti, psicologi e sociologi. Promuove attività di ricerca, discussione scientifica, divulgazione e formazione, attività che vengono proposte in un ampio quadro di contatti nazionali ed internazionali e in un’ottica di collaborazione con istituzioni territoriali, come enti pubblici e privati, ONG, imprese.
CIRM Unimore - Il Centro Interuniversitario di Ricerca sulle Metafore (CIRM) è un centro di ricerca nato nel 2018 dalla collaborazione tra quattro atenei italiani: Genova (capofila), Modena e Reggio Emilia, Torino, Cagliari. Ad esso afferiscono anche docenti e studiosi delle Università di Bologna, Messina, Bolzano, Calabria, Milano, e alcune università straniere quali Greifswald (Germania), Huddersfield (Regno Unito), Bucarest (Romania).
Il Centro si prefigge di:
- promuovere, sviluppare e coordinare studi e ricerche nel campo delle metafore sia convenzionali, sia creative, sviluppando una tipologia coerente delle diverse strutture sul piano grammaticale e concettuale, un sistema di annotazione condivisibile e un’analisi delle svariate funzioni delle espressioni metaforiche in una vasta tipologia di testi letterari e utilitari
- promuovere il dibattito scientifico e le relative pubblicazioni e offrire adeguato supporto alla didattica in materia
- stimolare iniziative di collaborazione interdisciplinare con altri dipartimenti e strutture universitarie, con organismi di ricerca nazionali e internazionali, con unità operative di ricerca istituite presso enti pubblici e privati
- organizzare corsi, seminari, attività e corsi di aggiornamento, convegni di studio e iniziative di divulgazione scientifica negli ambiti disciplinari di cui sopra, nel rispetto della normativa vigente
- istituire premi o borse di ricerca per il raggiungimento degli scopi del centro, nel rispetto della normativa vigente, purché i finanziamenti siano specificamente destinati a tale scopo dal finanziatore
- favorire il trasferimento tecnologico verso le imprese, attraverso l’elaborazione di progetti di ricerca e sviluppo congiunti e mediante appositi contratti.
CIRSIL – Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Storia degli Insegnamenti Linguistici - Il CIRSIL riunisce studiosi delle Università di Bologna, Genova, Insubria, Milano, Milano Cattolica, Modena e Reggio Emilia, Napoli ‘Federico II’, Palermo, Pisa, Siena, Torino e Trento. Lo scopo del Centro è promuovere, sostenere e coordinare la ricerca scientifica nell’ambito della storia degli insegnamenti linguistici relativamente allle lingue straniere moderne, all’italiano e alle lingue classiche, favorire la raccolta e lo scambio di documentazione, informazioni e materiali atti alla ricerca, anche in collaborazione con altri organismi ed enti di ricerca nazionali e internazionali, pubblici e privati, e stimolare iniziative di trasmissione e divulgazione della ricerca, tramite conferenze, corsi e convegni, e pubblicando i risultati scientifici conseguiti. Il CIRSIL è anche promotore della collana libraria online “Quaderni del CIRSIL”.
CLAVIER - Corpus and Language Variation In English Research - Centro Interuniversitario di Ricerca a cui afferiscono attualmente le Università di Bari, Bergamo, Calabria, Firenze, Milano, Modena e Reggio Emilia, Pisa, Roma "La Sapienza", Roma Tre e Trieste.
Partecipanti afferenti al Dipartimento: Marina Bondi (responsabile), Giuliana Diani, Donatella Malavasi, Franca Poppi, Judith Turnbull.
Scopo del Centro – coordinato dal Dipartimento di Filologia, Linguistica e Letteratura dell’Università di Pisa - è contribuire ad una integrazione di metodi quantitativi e qualitativi nella ricerca sulle varietà linguistiche attraverso gli strumenti offerti dai corpora. Le prospettive di indagine vertono sulle varie dimensioni della variazione linguistica: diacronica, geografica e socio-culturale, con particolare attenzione all'analisi dei generi e di registro. Il gruppo di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia indirizza gli interessi di studio sull'analisi dei fenomeni della variazione linguistica secondo diverse dimensioni: disciplinari, di genere testuale e legate alle culture locali. Le indagini si concentrano su alcuni ambiti di discorso privilegiati, dedicando particolare attenzione al discorso accademico, in prospettiva di un confronto interdisciplinare e interlinguistico, e al discorso professionale, soprattutto negli ambiti giuridico, economico-aziendale e politico. Tra le tematiche linguistiche e testuali specifiche, interessano in particolare: a) sul piano interattivo del discorso, gli strumenti lessicali dell’attribuzione e della valutazione e i marcatori discorsivi; b) le aree lessico-semantiche, quelle lessico-grammaticali e i fenomeni fraseologici che disegnano la mappa concettuale del dibattito disciplinare in diversi contesti. Un elemento di interesse ulteriore è l'analisi comparata degli strumenti dialogici della scrittura accademica e di quella specialistica nei media. L’attenzione si rivolge tanto alle varietà dell'inglese (in contesti nativi e non nativi) quanto al confronto e al contatto fra l’inglese e altre lingue.
Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities
DIGITAL HUMANITIES - Il laboratorio intende valorizzare e sviluppare le competenze esistenti nel campo delle “digital humanities”. Si tratta di un campo di studi in grande sviluppo, che nasce dall’unione di discipline umanistiche e informatiche. Comprende diversi ambiti di interesse, che vanno dall’elaborazione di risorse per la ricerca umanistica (archivi digitali, banche dati e strumenti computazionali per l’analisi e la consultazione), agli studi sulla comunicazione nei nuovi media e sulla diffusione della conoscenza attraverso nuove modalità di accesso ai saperi e allo sviluppo ed impiego di nuove tecnologie informatiche per l’analisi di dati e la comunicazione multimediale e cross-mediale.
GENERI E RELIGIONI (GeR) - Gruppo interdisciplinare e interdipartimentale - Istituito nel 2017 presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, il Dipartimento di Giurisprudenza de il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, in collegamento alla stipula della Convenzione Quadro “Genere e Religioni/Religiosità” tra l’Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Milano “Bicocca” (ente proponente) e numerosi altri Atenei e centri in Italia, il gruppo si propone di indagare, approfondire e analizzare le possibili connessioni tra generi e religioni, in un’ottica interdisciplinare (al momento, antropologica, del diritto, sociologica e storica), inclusiva e attenta alla complessità dei fenomeni e dei problemi via via emergenti, anche alla luce dei cambiamenti socio-culturali recenti o in corso. Il GeR si impegna, in particolare, a realizzare scambi didattici tra i componenti, attività di ricerca, iniziative pubbliche come seminari di studio, conferenze, convegni, presentazione di libri.
GLIC_D - Laboratorio Genere, Linguaggio e Comunicazione_Digitale
Partecipanti afferenti al Dipartimento: Cecilia Robustelli (responsabile), Vincenzo Gannuscio, Silvia Modena
Il laboratorio GLiC_D intende esaminare l’uso del linguaggio di genere nel contesto della comunicazione pubblica digitale, e in particolare della Pubblica Amministrazione Digitale e dell’Agenda Digitale Europea, come strumento necessario a “garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica” (obiettivo 5.5 dell’Agenda Onu 2030). Le ricerche vertono sulle lingue italiana, francese, inglese, spagnola, tedesca per le quali il DSLC dispone di una serie di specialisti/e.
LABETNO - Laboratorio di Etnologia - Il Laboratorio di Etnologia è un luogo di ricerca che si è costituito presso il Dipartimento di Scienze del Linguaggio e della Cultura dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il Laboratorio di Etnologia ha per scopo la promozione, la realizzazione e il coordinamento di attività di ricerca in campo antropologico, etnologico ed etnografico, in collaborazione con altre discipline, in primo luogo storiche, filosofiche, politologiche, sociologiche e psicologiche.
LAMA - Laboratorio Materiali Audiovisivi - nasce con l’obiettivo di fornire risorse e idee per la ricerca umanistica, in particolare per quelle discipline centrali per il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali. LAMA si situa all’interno e in coerenza con gli obiettivi del Polo di Ricerca Interdisciplinare sulla Comunicazione Digitale e si pone in stretto dialogo con gli altri laboratori del Dipartimento.
LAMA avrà un ruolo di analisi, raccolta, archiviazione e proposta dei metodi, degli strumenti e dei prodotti audiovisuali per la ricerca e la didattica. In particolare, gli obiettivi e le azioni di LAMA saranno orientati a:
- Creare occasioni di riflessione e confronto sui significati, i ruoli, le funzioni e gli utilizzi dei materiali audiovisivi nelle scienze umane (RIFLESSIONE E ANALISI).
- Proporre ed avviare percorsi di ricerca che utilizzino strumenti audiovisuali o che abbiano come oggetto prodotti audiovisivi (METODI e STRUMENTI).
- Fornire proposte di miglioramento e potenziamento della didattica mediante l’utilizzo di materiali audiovisivi (APPRENDIMENTO).
- Mettere a disposizione dei membri del dipartimento attrezzature, software, esempi concreti e suggerire pratiche innovative di utilizzo dei materiali audiovisuali per la diffusione e la comunicazione dei processi e dei risultati delle ricerche svolte dai membri del Dipartimento (PRODUZIONE).
LAMA si propone inoltre di incentivare i rapporti con soggetti operanti all’esterno del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali che abbiano specifiche competenze ed interessi per la riflessione scientifica sull’audiovisivo e la produzione di materiali audiovisivi significativi per la ricerca umanistica.
LAMA si occupa delle problematiche scientifiche e teoriche che la terminologia accademica anglosassone più comunemente descrive come "visual studies". LAMA affronta l’audiovisivo nelle sue diverse forme e tenendo conto della lunga e articolata tradizione di ricerca su questi temi. In particolare, il cosiddetto visual turn (o iconic turn, o pictorial turn) conduce l’immagine e l’audiovisivo al centro della ricerca di diverse discipline affermando la necessità di occuparsi della fenomenologia della visualità per la letteratura, la filosofia, la linguistica, l’economia, la storia, l’antropologia, le scienze sociali, ecc.
LAMA si fonda sul presupposto che: a) sia di fondamentale importanza per la contemporaneità riformulare la questione sullo statuto e sui metodi dell’immagine e dell’audiovisivo; b) le forme eterogenee della visualità di oggi sono inevitabilmente interdipendenti; c) l'area dell’interferenza tra queste forme della visualità porta a nuove possibili interpretazioni e può stabilire connessioni tra fenomeni che sembrano formalmente incompatibili.
MODENA LEXI-TERM - Il Gruppo di Ricerca "Modena Lexi-Term" riunisce studiosi di lessicografia e di terminologia che trovano nel trattamento automatico delle informazioni lessicali e terminologiche il punto di incontro di duedistinti percorsi di esplorazione delle lingue speciali (quello semasiologico e quello onomasiologico) nell'ambito di un comune interesse per gli aspetti testuali. Il Gruppo opera sia su un piano teorico sia a livello applicativo. Gli obiettivi sono infatti non solo l'elaborazione e/o la valutazione di modelli metodologici per la raccolta e la descrizione di unità lessicali delle lingue speciali, ma anche l'elaborazione di raccolte lessicografiche o terminologiche mono- e multilingui in vari ambiti specialistici, la creazione di rappresentazioni grafiche dei sistemi concettuali/terminologici e l'attività di formazione (erogazione di corsi di formazione in lessicografia e in terminografia, elaborazione di moduli di formazione tematici con redazione di materiale didattico, direzione di tesi).
Storia delle migrazioni - Laboratorio - La storia dell’Italia unita, più ancora delle altre nazioni europee, non può essere raccontata senza far ricorso ad un’analisi puntuale dei movimenti migratori. Eppure continuano a scarseggiare gli studi interdisciplinari in argomento, come se lo spostamento di grandi masse di persone non investisse in profondità la vita economica, culturale e politica del Paese. Occorrono nuovi paradigmi per rappresentare il fenomeno della mobilità migratoria, come dimostra la domanda di riconoscimento culturale che proviene dagli “Italiani nel mondo”, che rivendicano forme inedite di cittadinanza, le quali non stanno più dentro la nazione, ma nemmeno si fanno ingabbiare entro rigidi confini etnici. Migrazioni allora come mobilità transnazionale, relazioni identitarie che si mantengono nonostante le frontiere. Si appartiene ad una costellazione di luoghi. Essere “cittadini del mondo” comporta infatti, piuttosto che un olimpico distacco “cosmopolita”, la capacità di sentirsi parte intera in ogni sua parzialità transnazionale. Fenomeni non facili da decodificare, che richiedono approcci diversi. Si tratta di attrezzarci scientificamente per rendere prossimi mondi all’apparenza lontani, apprendendone i codici linguistici e facendo corretta opera di restituzione narrativa. La storiografia deve coniugarsi con lo studio dei sistemi culturali, il lavoro di vaglio dei documenti di archivio deve accompagnarsi alla raccolta di un repertorio delle memorie presenti. C’è tutto un mondo sociale e istituzionale che domanda alle sedi deputate alla ricerca chiavi interpretative aggiornate per leggere questi fenomeni nella contemporaneità. Farsi autentico e permeabile luogo di elaborazione culturale e di ricerca, questa l’idea-forza del Laboratorio di storia delle migrazioni.