Il Corso di Laurea in Lingue e culture europee si è classificato al primo posto per la didattica nella Classifica Censis 2025 tra le triennali italiane, categoria insegnamento delle lingue e mediazione linguistica.
Che cosa offre
- Studio di almeno due lingue straniere
- Lezioni di lingua, cultura e letteratura straniera offerte in lingua.
- Conoscenze storiche, giuridiche, economiche e letterarie per interpretare la complessità europea.
Due percorsi di studio
Giuridico–Economico → focus su istituzioni, diritto, economia e relazioni internazionali
Letterario–Culturale → focus su letterature, culture, società europee e dinamiche interculturali
Sbocchi professionali per chi si laurea
- Mediazione linguistica e comunicazione
- traduzione e interpretariato (base per proseguire con studi magistrali o master dedicati);
- uffici stampa e relazioni internazionali di imprese e istituzioni;
- consulenza per la comunicazione plurilingue.
- Ambito economico-giuridico e istituzionale
- gestione di rapporti con partner esteri in aziende e banche;
- supporto linguistico e culturale in studi legali, enti pubblici e organizzazioni internazionali;
- funzioni di networking e coordinamento in ONG, associazioni, enti culturali.
- Ambito culturale ed educativo
- editoria, giornalismo e comunicazione culturale;
- promozione turistica e valorizzazione del patrimonio culturale;
- organizzazione di eventi, mostre e progetti culturali internazionali;
- insegnamento delle lingue (dopo percorsi abilitanti o titoli successivi).
- Ambito aziendale e professionale
- risorse umane e formazione in contesti multiculturali;
- marketing internazionale e comunicazione digitale;
- project management europeo (bandi, Erasmus+, Horizon).
Opportunità internazionale
- Accordo di doppio titolo con l'Université Paris Nanterre (Francia)
- Erasmus+
Per essere ammessi al Corso di Studio in Lingue e Culture Europee occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore rilasciato dalle istituzioni scolastiche italiane (o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi della circolare del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca prot. n. 602 del 18 maggio 2011) e superare un test di ammissione.
Il livello d'ingresso atteso, oggetto di valutazione iniziale, è pari al B1 per la prima lingua e A2 per la seconda (Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue). In caso di mancato raggiungimento dei livelli indicati, verranno attribuiti Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) e saranno predisposte attività didattiche integrative con successivo accertamento.
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