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La prova finale è redatta in italiano o in lingua straniera, in accordo col relatore.

Il titolo della prova finale redatta in lingua straniera deve essere definito sia in lingua italiana sia nella lingua straniera ed entrambe le formulazioni dovranno essere riportate sull'intestazione della prova finale stessa.

L’impaginazione del testo deve avere le seguenti caratteristiche: 

  • carattere Times New Roman (o simile) 
  • dimensione del carattere: 12 punti
  • interlinea non superiore a 1.5
  • formato A4 della pagina
  • distanze dai margini del foglio non inferiori a 2 cm e non superiori a 3 cm.

Il testo in Word deve riportare i dati contenuti nel modello di frontespizio

Crediti

La redazione della prova finale dà diritto al numero di crediti formativi definito dai regolamenti dei corsi di studi. È possibile affiancare alla stesura della prova finale un’attività strutturata di approfondimento coordinata dal relatore. Per questo lavoro finalizzato alla prova finale si può richiedere il riconoscimento di crediti (1 CFU per ogni 25 ore di attività strutturata). Questi crediti saranno riconosciuti attraverso le delibere della Giunta di Dipartimento adottando una procedura simile a quella seguita per il riconoscimento dei crediti dei tirocini. Si rammenta che questi crediti aggiuntivi non danno diritto a punteggio aggiuntivo sulla valutazione finale.

Relatore (ed eventuale correlatore)

Possono fungere da relatori i professori di ruolo, i ricercatori e i professori a contratto. Questi ultimi possono essere relatori soltanto se è correlatore un docente di ruolo: si assicura così allo studente la continuità dell'assistenza nella stesura del proprio elaborato anche nell'eventualità che il lavoro sia ancora in corso alla scadenza del contratto del docente.

Per le lauree triennali, laddove sia necessario, il relatore, dopo aver assegnato l'argomento, identifica un correlatore e ne comunica il nome allo studente. Lo studente prende contatti col correlatore e definisce con lui le modalità di intervento. Il correlatore può dare un giudizio a lavoro concluso (cioè legge l'elaborato quando è definitivo).

Legge sul plagio o falsa attribuzione di opera altrui

Si ricorda agli studenti che copiare del tutto o in parte da altri testi (cartacei o reperiti sul web) facendo apparire le parti copiate come proprie equivale a plagio o falsa attribuzione di opera altrui, e che si tratta (tra le altre cose) di un reato penale (Legge n. 475 / 1925), oltre che di una forma di truffa nei confronti del Relatore e degli altri studenti e laureandi.

In caso di plagio acclarato, la legge prevede, oltre alle altre sanzioni, la cancellazione del titolo (qui, di Laurea) indebitamente conseguito.

In caso di incertezze, su come citare opere altrui e sullo stile di scrittura più opportuno, chiedere al Relatore.

Ringraziamenti

Nelle copie della prove finali, su supporto elettronico, si possono inserire eventuali ringraziamenti solo per casi molto speciali, se per esempio qualche figura esterna, istituzionale, ha permesso al tesista di accedere a documenti o a fondi o a informazioni altrimenti difficili da reperire.
In tutti gli altri casi si invita a non mettere ringraziamenti, né per i docenti relatori, né per i famigliari (tali ringraziamenti potranno naturalmente essere inseriti nella copia personale del candidato).

(5 CFU da coorte 2018)

  • La lunghezza del testo deve essere almeno intorno alle 40.000 battute - spazi e bibliografia esclusi - il che equivale alle dimensioni medie di un research paper in molte discipline. 
  • Il testo va suddiviso in sezioni numerate e / o recanti un titolo.
  • L'argomento dev’essere un approfondimento di argomenti studiati nel percorso di laurea e di natura tale da poter essere trattato dignitosamente nello spazio previsto.
  • L’argomento va concordato con il docente.
  • La scelta deve ricadere su un argomento circoscritto, da approfondire. Non deve essere un riassunto tratto da un unico testo. 
  • Può prendere le mosse dall’esperienza del tirocinio, come è possibile fare ora.
  • La prova deve essere corredata di due brevi riassunti (massimo 2.000 battute), uno in italiano e l'altro in inglese, nei quali vengano indicati gli obiettivi, i materiali e i metodi usati, e i risultati del lavoro svolto.
  • I riassunti in italiano e in inglese vanno collocati all’inizio del lavoro (dopo il frontespizio e prima dell’Indice), in pagine non numerate.

L’ordine delle parti è dunque il seguente:

  1. Frontespizio (pagina non numerata) 
  2. Riassunti (pagine non numerate) 
  3. Indice o sommario (pagine non numerate) 
  4. Introduzione e altri capitoli/ paragrafi (pagine numerate) 
  5. Bibliografia (pagine numerate)
  6. Appendici [se presenti] (pagine numerate)

Per la collocazione di eventuali liste con simboli di trascrizione, legenda, ecc. chiedere al Relatore.

E’ disponibile il modello di frontespizio.  È vietato riprodurre il logo dell'Ateneo sul frontespizio

Punteggio

Il voto finale è espresso in centodecimi con eventuale aggiunta di lode. Il voto finale deriva dalla somma di due fattori:

1)  il punteggio basato sulla media PONDERATA degli esami sostenuti nel corso di studi;
2)  il punteggio assegnato alla prova finale.

Il presidente della commissione giudicante ha la responsabilità di assicurare il massimo rigore nell’applicazione dei criteri di assegnazione del punteggio alla prova finale; di seguito il dettaglio dei punti assegnabili:

Fascia A: 5 punti (fascia di eccellenza) elaborati che dimostrano un'ottima capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro, anche con aspetti di originalità.

Fascia B: 4 punti elaborati che dimostrano un'ottima capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro.

Fascia C: 2-3 punti elaborati che rispondono ai criteri compilativi e che dimostrano una buona capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro.

Fascia D: 0-1 punti elaborati mediocri e appena sufficienti.

 (5 CFU da coorte 2017)

  • La lunghezza del testo deve essere compresa tra le 40.000 e le 55.000 battute (spazi esclusi), escludendo dal computo totale il frontespizio, gli abstract e la bibliografia (che tuttavia devono essere presenti) ed eventuali appendici.
  • Il testo va suddiviso in sezioni numerate e / o recanti un titolo.
  • L'argomento dev’essere un approfondimento di argomenti studiati nel percorso di laurea e di natura tale da poter essere trattato dignitosamente nello spazio previsto.
  • L’argomento va concordato con il docente.
  • La scelta deve ricadere su un argomento circoscritto, da approfondire. Non deve essere un riassunto tratto da un unico testo. 
  • Può prendere le mosse dall’esperienza del tirocinio.
  • La prova deve essere corredata di due brevi riassunti (massimo 2.000 battute), uno in italiano e l'altro in inglese, nei quali vengano indicati gli obiettivi, i materiali e i metodi usati, e i risultati del lavoro svolto.
  • I riassunti in italiano e in inglese vanno collocati all’inizio del lavoro (dopo il frontespizio e prima dell’Indice), in pagine non numerate.

L’ordine delle parti è dunque il seguente:

  1. Frontespizio (pagina non numerata) 
  2. Riassunti (pagine non numerate) 
  3. Indice o sommario (pagine non numerate) 
  4. Introduzione e altri capitoli/ paragrafi (pagine numerate) 
  5. Bibliografia (pagine numerate)
  6. Appendici [se presenti] (pagine numerate)

Per la collocazione di eventuali liste con simboli di trascrizione, legenda, ecc. chiedere al Relatore.

E’ disponibile il modello di frontespizio.  È vietato riprodurre il logo dell'Ateneo sul frontespizio

Punteggio

Il voto finale è espresso in centodecimi con eventuale aggiunta di lode. Il voto finale deriva dalla somma di due fattori:

1)  il punteggio basato sulla media PONDERATA degli esami sostenuti nel corso di studi;
2)  il punteggio assegnato alla prova finale.

Il presidente della commissione giudicante ha la responsabilità di assicurare il massimo rigore nell’applicazione dei criteri di assegnazione del punteggio alla prova finale; di seguito il dettaglio dei punti assegnabili:

Fascia A: 5 punti (fascia di eccellenza) elaborati che dimostrano un'ottima capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro, anche con aspetti di originalità.

Fascia B: 4 punti elaborati che dimostrano un'ottima capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro.

Fascia C: 2-3 punti elaborati che rispondono ai criteri compilativi e che dimostrano una buona capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro.

Fascia D: 0-1 punti elaborati mediocri e appena sufficienti.

(8 CFU fino a coorte 2017)

  • La lunghezza del testo deve essere compresa tra le 40.000 e le 55.000 battute (spazi esclusi), escludendo dal computo totale il frontespizio, gli abstract e la bibliografia (che tuttavia devono essere presenti) ed eventuali appendici.
  • Il testo va suddiviso in sezioni numerate e / o recanti un titolo.
  • L'argomento dev’essere un approfondimento di argomenti studiati nel percorso di laurea e di natura tale da poter essere trattato dignitosamente nello spazio previsto.
  • L’argomento va concordato con il docente.
  • La scelta deve ricadere su un argomento circoscritto, da approfondire. Non deve essere un riassunto tratto da un unico testo. 
  • Può prendere le mosse dall’esperienza del tirocinio.
  • La prova deve essere corredata di due brevi riassunti (massimo 2.000 battute), uno in italiano e l'altro in inglese, nei quali vengano indicati gli obiettivi, i materiali e i metodi usati, e i risultati del lavoro svolto.
  • I riassunti in italiano e in inglese vanno collocati all’inizio del lavoro (dopo il frontespizio e prima dell’Indice), in pagine non numerate.

L’ordine delle parti è dunque il seguente:

  1. Frontespizio (pagina non numerata) 
  2. Riassunti (pagine non numerate) 
  3. Indice o sommario (pagine non numerate) 
  4. Introduzione e altri capitoli/ paragrafi (pagine numerate) 
  5. Bibliografia (pagine numerate)
  6. Appendici [se presenti] (pagine numerate)

Per la collocazione di eventuali liste con simboli di trascrizione, legenda, ecc. chiedere al Relatore.

E’ disponibile il modello di frontespizio.  È vietato riprodurre il logo dell'Ateneo sul frontespizio

Punteggio

Il voto finale è espresso in centodecimi con eventuale aggiunta di lode. Il voto finale deriva dalla somma di due fattori:

1)  il punteggio basato sulla media PONDERATA degli esami sostenuti nel corso di studi;
2)  il punteggio assegnato alla prova finale.

Il presidente della commissione giudicante ha la responsabilità di assicurare il massimo rigore nell’applicazione dei criteri di assegnazione del punteggio alla prova finale; di seguito il dettaglio dei punti assegnabili:

Fascia A: 5 punti (fascia di eccellenza) elaborati che dimostrano un'ottima capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro, anche con aspetti di originalità.

Fascia B: 4 punti elaborati che dimostrano un'ottima capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro.

Fascia C: 2-3 punti elaborati che rispondono ai criteri compilativi e che dimostrano una buona capacità di orientamento critico e di organizzazione del lavoro.

Fascia D: 0-1 punti elaborati mediocri e appena sufficienti.